Ieri 2 dicembre si è riunita a Olbia, presso la Sala conferenze del Museo Archeologico comunale, la Conferenza territoriale sanitaria e socio-sanitaria dell’Asl n. 2 della Gallura. L’incontro, animato da un dibattito acceso e dai toni forti, si è concluso con un unanime parere negativo dei Sindaci nei confronti dei due punti all’ordine del giorno: Bilancio pluriennale di previsione per il triennio 2025-27 e Bilancio consuntivo 2022.
Hanno partecipato all’incontro il presidente della Conferenza socio-sanitaria e sindaco di Tempio Gianni Addis, il vicepresidente e sindaco di Loiri-Porto San Paolo Francesco Lai, tutti i sindaci dei Comuni del Distretto o i loro rappresentanti, il vicepresidente della Regione Sardegna Giuseppe Meloni, i consiglieri regionali Roberto Li Gioi, Angelo Cocciu, Cristina Usai, il direttore generale Marcello Acciaro e il direttore sanitario Raffaele De Fazio. Presenti, inoltre, l’amministratore straordinario della Provincia Gallura Nord-Est Sardegna Gaspare Piccinnu e il commissario straordinario per la Provincia di Sassari Gian Piero Scanu.
La Conferenza si è aperta con l’intervento introduttivo del Presidente e sindaco di Tempio Gianni Addis che ha innanzitutto rimarcato il ruolo della Conferenza territoriale sanitaria e socio-sanitaria, chiamata ad esercitare funzioni di indirizzo e verifica periodica dell'attività delle Asl e ad esprimere il proprio parere, obbligatorio seppure non vincolante, sull’atto aziendale, sui programmi sanitari, sui bilanci di previsione e di esercizio e perfino, a conclusione dei primi 24 mesi di mandato, sulla conferma o meno e sull’operato del Direttore generale, anche formulando valutazioni e proposte nei suoi confronti.
Un compito che tuttavia – ha sottolineato il Presidente – la Conferenza ad oggi non ha potuto assolvere: a distanza di oltre 22 mesi dall’approvazione dell’Atto aziendale, la gran parte dei servizi da esso previsti non sono ancora stati attivati oppure vengono erogati solo saltuariamente; l’incompletezza e incoerenza dei dati – prima fra tutte quelli relativi alle assunzioni di personale, nonostante la richiesta dello scorso novembre di informazioni in materia – non ha consentito alcuna verifica sui risultati ottenuti e sugli obiettivi aziendali raggiunti e ancor meno è stato possibile valutare il programma sanitario e il bilancio di previsione avendo a disposizione solo il bilancio consuntivo del 2022, ma non i bilanci (di previsione e consuntivi) del 2023 e 2024. Problemi, criticità e mancanze che hanno motivato il risoluto parere negativo dei Sindaci alle due deliberazioni del direttore generale della Asl Gallura Marcello Acciaro.
Nello specifico, in merito al Bilancio di Previsione (2 ° punto odg: Programma sanitario annuale e triennale 2025-2027 e del Bilancio annuale e pluriennale di previsione 2025-2027), nella sua Relazione al bilancio – definita dal Presidente Addis come un vergognoso copia e incolla della relazione dell’Atto aziendale del gennaio 2023 – è lo stesso Direttore generale ad affermare che il bilancio è stato chiuso in pareggio come richiesto dalla Regione ma è un pareggio solo formale e ha evidenziato l’inadeguatezza delle risorse e quindi dello strumento rispetto alle esigenze reali di funzionamento. Ma è solo dalla relazione, e quindi a distanza di tempo dall’adozione dell’Atto, che i Sindaci hanno appreso che le risorse iscritte in bilancio di previsione non erano sufficienti per attuare l’Atto aziendale: già solo questo primo dato sarebbe stato sufficiente per esprimere parere negativo sullo strumento contabile.
In materia di personale, dal raffronto dei dati sulla spesa a consuntivo 2022 e quelli del bilancio di previsione 2025 è emerso un incremento di circa 13 milioni, ma non è chiaro se si tratti di adeguamenti contrattuali o di nuove assunzioni. Sempre alla voce personale è stata riscontrata una incoerenza dei dati: l’organico attuale sarebbe di 1440 dipendenti mentre quello previsto al 1° gennaio 2025 è di 1695 unità. Una differenza di oltre 200 assunzioni per le quali non è stato possibile evincere dalla relazione se si tratti di nuove risorse già assunte nel 2024 o da assumere in questo breve scorcio di anno.
Per quanto riguarda, invece l’approvazione del Bilancio 2022 (3° punto odg), è emerso dagli atti un utile di esercizio incomprensibile alla luce della lamentata carenza di risorse dell’Azienda e che dimostra chiaramente un’incapacità di spesa. A conferma di ciò il dato del tasso di occupazione dei posti letto, che mostra un andamento decrescente con una copertura finale complessiva di occupazione del 49,17% registrata nei due presidi ospedalieri di Olbia e Tempio (Tempio addirittura 21% in meno nel 2022 rispetto al 32% del 2020 e al 26% nel 2021).
Infine, quale ulteriore elemento negativo, vi è la recente classifica nazionale stilata dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS) che colloca la Asl Gallura tra le 5 peggiori per presa in carico dei pazienti.
A nome di tutti i Sindaci il Presidente ha lamentato il modo a dir poco singolare con il quale il Direttore generale ha portato avanti nel tempo il rapporto e la comunicazione con gli amministratori del territorio, ignorando volutamente tutte le loro richieste anche quando, ad esempio, venivano proposte migliorie di basso impatto per la Struttura ma che avrebbero potuto ottimizzare la gestione dei reparti dei tre ospedali, piccoli accorgimenti strategici peraltro suggeriti e condivisi dai primari di reparto per una ottimizzazione dei servizi delle risorse umane.
Nei due anni di “gestione Acciaro” nessuno dei provvedimenti richiesti dai Sindaci è stato adottato, e più volte il Direttore ha disatteso impegni e accordi mostrando la più totale indifferenza nei loro confronti ed evitando ogni tipo di comunicazione, al punto che anche i Sindaci apprendevano delle decisioni o azioni del Direttore generale solo attraverso gli organi di stampa o i social media. Una prassi che si è ripetuta ogni qualvolta c’è stata la chiusura di un reparto, la riduzione o l’accorpamento di servizi, il trasferimento di servizi territoriali, di uffici o del consultorio.
Il Presidente Addis ha evidenziato come, a distanza di cinque mesi dal suo insediamento a capo della Conferenza, non ci sia stata da parte del direttore Acciaro la benché minima volontà di cambiamento nonostante le numerose richieste avanzate dai Sindaci nelle diverse sedi preposte: la scorsa estate diversi sindaci hanno incontrato l’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi al quale è stata fatta richiesta di potenziamento dei Pronto soccorso e dei reparti di radiologia di Olbia e di Tempio, l’abolizione della piattaforma chirurgica all’ospedale di Tempio, il potenziamento dei servizi territoriali, dei Centri di igiene mentale e delle guardie mediche turistiche; lo scorso ottobre in un’audizione della Commissione Sanità a cui hanno preso parte il presidente Addis, il vice presidente Lai e il consigliere regionale Li Gioi dove sono state rappresentate in forma dettagliata le molteplici e pressanti criticità della sanità della Asl Gallura tra cui le difficoltà dei Pronto soccorso e dei reparti di radiologia, la carenza di posti letto, i turni scoperti degli anestesisti. Sollecitata più volte l’abolizione della piattaforma chirurgica, non solo per valorizzare a pieno le competenze acquisite e le professionalità dei reparti di Ortopedia, Chirurgia e Otorino ma anche per offrire un servizio più adeguato alla domanda.
Più e più volte sono state segnalate le criticità della Sanità del nord Sardegna: non solo quelle che riguardano gli ospedali del Distretto ma anche le questioni relative alla medicina del territorio, ad esempio la psichiatria dei Centri di salute mentale territoriali, la neuropsichiatria infantile con liste d’attesa infinite, la carenza di medici di medicina generale in molti Comuni del Distretto.
Il Presidente ha voluto inoltre sottolineare il disinvolto utilizzo, da parte della Direzione, del sistema di nomine dirigenziali con funzioni vicarie e nomine dei direttori di dipartimento e ha sottolineato l’importantissima funzione di filtro degli amministratori, a cui i cittadini si rivolgono per chiedere aiuto e per risolvere qualunque tipo di problema.
Alle obiezioni del Presidente Addis il Direttore Acciaro ha controbattuto con argomentazioni ritenute risibili e poco credibili sulle strategie ancora da adottare e sulle difficoltà legate alle questioni finanziarie causate, a suo dire dalle azioni dell’assessorato regionale che hanno determinato una riduzione dei contributi. Scuse e giustificazioni alle quali è difficile dare credito essendo stato lui ad aver mandato in avanzo nel 2022, ben 24 milioni di euro.
Netta, decisa e irremovibile è stata la posizione del Presidente e dell’intero Consiglio dei Sindaci. Il vice Presidente Francesco Lai ha espresso forti criticità in materia finanziaria, di assunzione di personale, di servizi non erogati e di scarsa ottimizzazione delle risorse umane. Tutti i presenti hanno criticato aspramente l’operato dell’attuale Gestione e ugualmente molto critici sono stati anche gli interventi del vice presidente della Regione Giuseppe Meloni e del consigliere regionale Roberto Li Gioi nei confronti della Direzione della Asl.
Grande il sentimento di frustrazione e svilimento di fronte al fatto ormai conclamato di non poter far niente per incidere sul miglioramento dei servizi sanitari se non vi è volontà aziendale in tal senso.