Si è svolto ieri 6 giugno a Sassari, presso la sede dell’ERSU il convegno “Cinquant’anni di autonomia speciale 1975-2025” dedicato alla figura dell’illustre politico tempiese Paolo Dettori, in occasione del cinquantesimo anniversario della sua scomparsa.
L’iniziativa, organizzata dal Centro di Studi autonomistici “Paolo Dettori”, è stata l’occasione per ricordare uno dei grandi protagonisti della politica sarda, esponente di spicco della Democrazia Cristiana.
Ad aprire, e poi concludere, il convegno è stato il figlio Fulvio Dettori. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Sassari Giuseppe Mascia, del sindaco di Tempio Gianni Addis e del presidente dell’ERSU Daniele Maoddi l’intensa mattinata di lavori, coordinata dal prof. Francesco Soddu., è proseguita con le relazioni dell’on. Giuseppe Pisanu e del prof. Guido Melis che hanno tratteggiato le tappe del percorso personale e politico di un uomo che, come ha ricordato il sindaco Addis nel suo intervento, “è stato un esempio straordinario di come l’impegno politico possa tradursi in azioni concrete, capaci di lasciare un segno duraturo nel territorio e di offrire nuove opportunità di crescita e sviluppo per le future generazioni”.
Tanti furono gli incarichi regionali che gli vennero affidati tra la fine degli anni ’50 e il 1975, anno della sua improvvisa e prematura scomparsa: assessore al Lavoro, alla Pubblica Istruzione, all'Agricoltura, alla Rinascita, alle Foreste. Nel 1966 fu eletto Presidente della Regione Sardegna, ma rivestì anche il ruolo di Presidente del Consiglio regionale e segretario della DC. Fu durante la sua presidenza che ebbe inizio la spinta autonomistica della Regione Sardegna in opposizione allo Stato centrale.
In quegli anni di governo attivo Paolo Dettori ebbe modo di promuovere numerose iniziative volte al rafforzamento dell’economia locale, al benessere delle comunità e allo sviluppo e alla “modernizzazione” della Sardegna. Importante fu anche il suo impegno verso i giovani: la sua legge sul diritto allo studio ed alla scuola a tempo pieno fu sicuramente uno dei suoi atti più significativi.
“Anche per la comunità di Tempio e per la storia politica della città – ha ricordato il sindaco Addis – Paolo Dettori è stato un punto di riferimento importante, determinante nel far crescere e maturare una classe politica che, ispirata dal suo autorevole esempio, ha amministrato la città a lungo, con passione e dedizione”.
“La lezione lasciata da Paolo Dettori – ha sottolineato l’on. Pisanu – è stata straordinaria e l’auspicio è che la sua figura e il suo lascito non vengano dimenticati dalle istituzioni e che gli siano resi i doverosi riconoscimenti”.
Oggi, a distanza di cinquant’anni, quell’esperienza che lo vide protagonista si è definitivamente conclusa e lo scenario globalizzato in cui viviamo, impone nuove scelte e nuove strategie. Ma la capacità che ebbe lui allora di intuire e cogliere il cambiamento, può ancora essere un esempio da seguire e mettere in pratica, per costruire una nuova realtà etica e inclusiva, per la Sardegna di oggi e quella di domani.