ANCI Sardegna | L'appello dei Sindaci per la ripartenza del sistema Sanità

Oggi a Cagliari l’Assemblea dei sindaci per parlare della delicata questione della Sanità in Sardegna

Data:

10 dicembre 2024

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Nella mattinata di oggi 10 dicembre si è tenuta a Cagliari presso l’Hotel Regina Margherita, l’Assemblea dei sindaci sardi per parlare della delicata questione della Sanità in Sardegna: stato dell’arte e prospettive. Organizzato dall’ANCI Sardegna e moderato dalla presidente Daniela Falconi, l’incontro ha visto la presenza dell’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi e dei funzionari regionali, dei membri della Sesta Commissione Sanità con la presidente Carla Fundoni, di diversi amministratori provinciali, di una folta presenza di sindaci e dei vertici Asl della Sardegna.

Con me, in rappresentanza della Conferenza territoriale sanitaria e socio-sanitaria dell’Asl n. 2 della Gallura hanno partecipato all’incontro il vicepresidente e sindaco di Loiri-Porto San Paolo Francesco Lai e il collega sindaco di Padru Antonello Idini.

L’incontro ha confermato che ancora siamo lontani da soluzioni accettabili per la nostra situazione sanitaria e proprio per questo, d’accordo con i colleghi presenti, ho provato a scuotere un po’ il clima ripetitivo e ridondante di alcuni interventi, e a proporre alcune modifiche alla legge attuale per dare senso, responsabilità, dignità, significato e potere al ruolo dei sindaci.

Pur condividendo molte delle imprescindibili considerazioni di carattere generale e teorico sulla questione “sanità”, espresse dai numerosi colleghi che mi hanno preceduto, con il mio intervento ho voluto mettere un punto fermo sul ruolo dei sindaci nella complessa struttura che regolamenta un comparto gravato da complessità innegabili, criticità evidenti ma anche spesso, volontà assenti.

È giusto guardare lontano, in prospettiva del futuro, ma questo non può e non deve impedirci di agire con concretezza sul presente e sulle tante, troppe, debolezze del nostro attuale sistema sanitario. Abbiamo discusso a lungo sulle criticità della sanità, sui problemi che la attanagliano, ne abbiamo parlato in più riprese, in tutti i contesti e tutti i consessi. Noi sindaci viviamo nelle nostre comunità e conosciamo i problemi del territorio. Per questo siamo stati capaci di individuare soluzioni, siamo stati portatori di idee e proposte, condivise anche dai primari e dai medici, ma sistematicamente ignorate dalle varie gestioni aziendali.

È un fatto ormai conclamato che noi sindaci, nella situazione attuale, siamo impossibilitati a compiere una qualsivoglia azione capace di incidere sul miglioramento dei servizi sanitari in assenza di una precisa volontà aziendale o, ancora peggio, politica.

Ma finché i sindaci non avranno un ruolo effettivo, attribuito dalla legge, per esprimersi, niente potrà cambiare. Se non mettiamo a fuoco, finalmente, quale deve essere il ruolo di sindaci nel contesto della sanità in Sardegna, stiamo ancora una volta perdendo tempo.

Per questo ho suggerito che venga presa in considerazione una modifica alla LR 24/2020 per far sì che i sindaci possano contare in maniera incisiva, perché senza l’approvazione delle assemblee socio-sanitarie i bilanci delle Asl (preventivi e consuntivi) non possano essere approvati e perché gli atti aziendali – senza il parere positivo delle assemblee socio-sanitarie – non possano trovare attuazione, fino a determinare, qualora se ne ravvisino le condizioni, la revoca del direttore generale. In questi termini i sindaci avranno ruolo, responsabilità e, soprattutto, dignità di fronte al dispotismo e protervia di alcuni direttori generali.

Non siamo più disposti ad essere ignorati.

Il Sindaco
Gianni Addis

A cura di

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Pagina aggiornata il 19/12/2024