Senza voler alimentare inutili e sterili contrapposizioni, mi corre l’obbligo di fare alcune precisazioni su alcune questioni sollevate dal DG della ASL Gallura nelle sue ultime esternazioni a mezzo stampa.
• Taglio di risorse
Sul paventato taglio da parte della Regione di circa 6,5 milioni di euro alla ASL Gallura, non si può fare a meno di osservare che questo dipende unicamente dalla mala gestio aziendale nell’utilizzo delle risorse assegnate.
Sul punto, è opportuno ricordare che è del 2 dicembre scorso, il parere negativo sull’ultimo consuntivo approvato, espresso da me e da tutti i sindaci all’unanimità in seno alla Conferenza Territoriale. In quell’occasione, dagli atti esaminati è emerso un avanzo di esercizio inizialmente di circa 24 milioni di euro, ridotto per intervento regionale a circa 2,7 milioni. Un saldo attivo del tutto esorbitante che dimostra chiaramente un’incapacità di spesa. Questa è la ragione tecnica e oggettiva per la quale oggi l’ASL Gallura rischia di subire un consistente taglio delle risorse da parte della RAS.
Le giustificazioni della Direzione reiterate più volte nel corso di questi anni, circa l’impossibilità di spesa e quindi di interventi risolutivi, risultano chiaramente e senza che vi sia necessità di ulteriori spiegazioni, inconsistenti e clamorosamente smentite dai numeri.
• Mancata concertazione con gli enti territoriali e gli organismi sindacali
La Direzione ASL in carica si è sempre contraddistinta per avere amministrato l’Azienda in maniera del tutto autarchica senza voler tener conto di pareri, anche previsti per legge, e suggerimenti degli enti territoriali, degli operatori sanitari e delle organizzazioni sindacali, tutti soggetti mai ascoltati e sistematicamente estromessi dalle decisioni e quindi esautorati del proprio ruolo ed impossibilitati a collaborare per il raggiungimento dello scopo comune che rimane quello di migliorare i servizi sanitari. Ne è esempio il fatto che più volte sia stato necessario da parte della Conferenza ricorrere – a volte persino inutilmente – all’istituto dell’accesso agli atti per avere copia di documentazione e per ottenere informazioni funzionali allo svolgimento del proprio ruolo.
A conferma di ciò non è un caso che proprio di recente, e in occasione degli ultimi provvedimenti dirigenziali in materia di organizzazione del personale, le maggiori organizzazioni sindacali siano state estromesse dalla concertazione preliminare prevista per legge e dai contratti, e che per tale ragione si siano dovute rivolgere al Prefetto per tutelare le loro prerogative.
Ciò detto, spiace constatare che il DG della ASL Gallura consideri non dovute e finanche irritanti e fuori luogo le osservazioni e le critiche al suo operato da me recentemente comunicategli e opportunamente divulgate sulla stampa.
Anziché fare tesoro delle osservazioni, come qualunque amministratore prudente e sensato dovrebbe fare quando vengono mosse delle critiche al proprio operato, si è lasciato invece andare in modo del tutto inappropriato al ruolo che riveste, a disinvolte e inopportune valutazioni circa presunte incompetenze e carenze di titoli accademici che impedirebbero al sottoscritto di contestare una gestione palesemente infelice della ASL Gallura, attaccandomi a livello personale laddove invece le mie contestazioni riguardavano la gestione e non certamente la sua persona e men che meno i suoi titoli.
Per dovere di chiarezza verso i cittadini e i dipendenti della ASL, e per fugare ogni dubbio sulle presunte ingerenze del sottoscritto nella gestione aziendale della ASL di cui sono stato accusato, preciso due aspetti che ritengo fondamentali:
1. La Conferenza Territoriale sanitaria e socio-sanitaria dei Sindaci per legge:
- esercita funzioni di indirizzo e verifica periodica dell'attività delle ASL (necessariamente quindi anche sulla Direzione), anche formulando proprie valutazioni e proposte e trasmettendole al direttore generale ed alla Regione;
- esprime pareri obbligatori sugli atti fondamentali (Atto aziendale, bilanci, ecc.) e sulla conferma dei Direttori Generali da parte della Giunta Regionale; valuta, entro il 30 giugno di ogni anno, l'attuazione degli obiettivi previsti dal PLUS e dalla programmazione locale.
Ricordo, inoltre, al DG che la legge individua nei Sindaci la massima autorità sanitaria locale, stabilendo che a livello regionale la pianificazione dei servizi sanitari e socio-sanitari avvenga con la partecipazione dei Comuni attraverso la Conferenza dei Sindaci;
2. Non ho mai inteso andare contro gli interessi dei dipendenti della ASL, anzi li ho sempre tutelati sia come Sindaco che come Presidente della Conferenza, difendendo le loro posizioni e riconoscendo sempre, in tutte le sedi, la loro dedizione e il loro sacrificio nel lavorare in condizioni così problematiche come quelle che conosciamo ormai da diversi anni a questa parte.
Il punto è che dopo aver atteso ben oltre due anni che la Direzione aziendale riorganizzasse il personale (ed è questo il vero danno perpetrato al personale e al sistema sanitario tutto), gli atti organizzativi tardivamente adottati sono risultati anche carenti.
Non ho chiesto quindi di annullarli semplicemente, ma ne ho sollecitato la revisione limitatamente a due precise fattispecie, senza contestare altro, avanzando alla Direzione:
1. la richiesta di prevedere e inserire l’attribuzione di incarico di coordinatore infermieristico del servizio per l’Hospice di Tempio Pausania, incomprensibilmente accorpato al day hospital oncologico di Olbia;
2. la richiesta di prevedere e inserire l’attribuzione di incarico di funzione per i reparti di dialisi di Olbia e di Tempio, entrambi non presenti negli avvisi pubblicati.
Come ben sa il DG, il sottoscritto è anche Presidente pro tempore della Conferenza territoriale sanitaria e socio-sanitaria della ASL Gallura, ed è proprio in tale veste che ha agito.
Queste, che piaccia o meno, sono le prerogative che spettano per legge ai Sindaci e alla Conferenza territoriale sanitaria e socio-sanitaria e che intendo svolgere sino in fondo nei rispettivi ruoli da me ricoperti a tutela del diritto alla salute dei cittadini del Distretto e non solo, con il supporto di tutti i colleghi Sindaci.
Questo e ciò che continuerò a fare con ogni mezzo legale a mia disposizione sino a che ne avrò la possibilità, certamente non mi lascerò scoraggiare da reazioni ineleganti, scomposte ed irritate, degli attuali manager sanitari che evidentemente sono stati abituati a gestire la sanità senza adeguato contraddittorio e allergici al benché minimo spirito critico.
Chiudo osservando che “l’allarme e l’insicurezza nella popolazione” non li creano certo le mie “esternazioni sine materia” ma i nostri ospedali vuoti e svuotati di servizi e letteralmente nel caos, così come lo sono – inesistenti – le cure presso i Distretti socio-sanitari del Territorio.
Il Presidente della Conferenza socio-sanitaria ASL Gallura
Gianni Addis