Con una grande partecipazione di istituzioni e cittadinanza, è stato inaugurato ieri, martedì 16 dicembre 2025, a Tempio Pausania in via Olbia, il Centro antiviolenza “Elisabetta Naddeo” del PLUS Tempio: un nuovo presidio territoriale contro la violenza di genere.
Alla cerimonia, presieduta dal Sindaco Gianni Addis e alla presenza del Vescovo Mons. Roberto Fornaciari, hanno partecipato amministratori e rappresentanti delle istituzioni, autorità religiose, civili e militari, la famiglia Naddeo e numerose realtà associative.
Nel suo intervento, il sindaco Addis ha sottolineato come “l’apertura del Centro – intitolato alla giovane tempiese Elisabetta Naddeo, vittima nel 2002 di un efferato omicidio – rappresenti un risultato straordinario, reso possibile dalla visione e dall’impegno in prima persona dell’assessore ai Servizi Sociali Anna Paola Aisoni, che in soli quattro anni ha ideato e seguito l’intero percorso: dalla progettazione alla ricerca delle risorse, fino all’attivazione e all’inaugurazione del servizio, un traguardo tutt’altro che scontato, e raro nel panorama nazionale”.
Numerosi gli interventi che si sono succeduti, tra cui quelli della vicesindaca di Tempio Anna Paola Aisoni, del Procuratore della Repubblica Gregorio Capasso, di Micol Raimondi in rappresentanza dell’Assessorato regionale dei Servizi Sociali, del sindaco di Badesi Giovanni Maria Mamia per i Comuni del PLUS e di Patrizia Desole, presidente di Prospettiva Donna, che curerà l’operatività del servizio.
Tutti gli intervenuti hanno sottolineato il valore del percorso che ha reso possibile l’apertura del Centro, un tassello importante che si inserisce in un contesto nazionale di rinnovata attenzione: proprio oggi, 17 dicembre 2025, infatti, entra in vigore la Legge 2 dicembre 2025, n. 181, che introduce nell’ordinamento italiano il delitto di femminicidio e rafforza le tutele per le vittime.
Nel corso della cerimonia è stata anche inaugurata una panchina rossa, simbolo permanente di impegno contro la violenza sulle donne, realizzata a cura di FNP CISL Pensionati e CISL Gallura; inoltre la Classe ’80 (anno di nascita di Elisabetta Naddeo) ha consegnato a Prospettiva Donna una donazione, frutto di una raccolta fondi.
La sede, ampia e accogliente, è ospitata in un edificio comunale ristrutturato con fondi PNRR e valorizzato dal progetto di ristrutturazione firmato da Luigi Stazza. Determinante anche il supporto della Provincia Gallura – Nord Est Sardegna, che ha sostenuto l’avvio del Centro e il lavoro di coordinamento tra i nove Comuni del PLUS – con Tempio capofila – indispensabile per garantire un servizio capace di rispondere alle esigenze di un’area vasta.
L’apertura del Centro, di grande rilievo per la comunità locale e per l’intero territorio, è stata accompagnata da una giornata di iniziative che ha coinvolto istituzioni, scuole, associazioni, artisti e cittadinanza, con una partecipazione ampia e sentita: una risposta concreta a un bisogno urgente, capace di offrire alle vittime di violenza un luogo di riferimento sicuro.
Come ha ricordato l’assessore Aisoni, “la volontà dell’Amministrazione è stata anche quella di dare un segnale forte alla famiglia Naddeo, testimoniando vicinanza e solidarietà nel dolore di una perdita che ha segnato la città: Elisabetta era figlia di Tempio e Tempio, la sua comunità, non ha dimenticato”.
In questo solco di memoria e responsabilità si inseriscono le due iniziative che hanno accompagnato l’inaugurazione.
Al mattino, al Teatro del Carmine, è andato in scena lo spettacolo “Non sono solo parole”, dedicato agli studenti delle scuole superiori, con Ambra Pintore (voce e regia), Federico Valenti (chitarre) e Pierpaolo Vacca (organetto), produzione dell’Associazione culturale Istranzos de Domo. Un intreccio di storie, linguaggio e memoria per invitare i più giovani a riflettere sul potere delle parole, sugli stereotipi e sulle responsabilità individuali e collettive rispetto alla violenza di genere.
La giornata si è chiusa al Teatro del Carmine con un concerto che ha riunito sul palco il grande trombettista Paolo Fresu, Pierpaolo Vacca e Marta Loddo: un momento di ascolto e consapevolezza, in cui la musica ha offerto uno spazio di riflessione condivisa sul contrasto alla violenza. Tra i pezzi eseguiti anche un’emozionante interpretazione de L’ultimo bacio di Carmen Consoli, brano amato da Elisabetta.
L’iniziativa del 16 dicembre è stata promossa dal Comune di Tempio Pausania, in qualità di Comune capofila del PLUS, con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato alle Politiche Sociali, la Provincia Gallura - Nord Est Sardegna e in collaborazione con Prospettiva Donna APS, Associazione culturale Istranzos de Domo, FNP CISL Pensionati e CISL Gallura.