Nel pomeriggio di ieri, venerdì 4 luglio, ho preso parte al convegno dedicato al monte Limbara e al nostro patrimonio montano promosso da Eurispes nella cornice del Museo Organica, al quale sono intervenuti in qualità di relatori i naturalisti Alessandro Ruggero e Lucia Naviglio e l’economista e coordinatore scientifico di Eurispes Sardegna Carlo Marcetti, e a cui hanno partecipato autorità quali il sindaco di Calangianus Fabio Albieri, il sindaco di Berchidda Andrea Nieddu, il vicesindaco di Luras e Direttore di Forestas Alessandro Depperu e il Comandante della Guardia Forestale di Tempio Giannicola Zuccarelli.
Innanzitutto, ringrazio il presidente nazionale di Eurispes Gian Maria Fara e il direttore di Eurispes Sardegna Gerolamo Balata per aver promosso questo appuntamento di grande valore e per aver scelto di rivolgere l’attenzione e il rigore della ricerca scientifica verso il Limbara,
Quando si parla di Sardegna, si pensa al mare e alle coste, ma chi vive qui e chi conosce davvero quest’isola sa bene quale sia il valore della montagna per i sardi. Non si tratta solo di un insieme di alberi, rocce, sentieri, panorami: è anche una rete di relazioni, di saperi antichi, di storie familiari e di lavoro. È il luogo dove si può ancora pensare un’economia diversa, sicuramente più lenta ma più duratura; più rispettosa ma anche più radicata. La montagna è una risorsa viva e dinamica, fragile ma allo stesso tempo – come ben esprime il titolo del convegno – una straordinaria opportunità per uno sviluppo sostenibile. Per questo ci servono gli strumenti idonei per comprendere e valorizzare questo bene. Il contributo offerto da Eurispes Sardegna attraverso il suo studio sul monte Limbara va proprio in questa direzione. È uno strumento prezioso perché non si limita a descrivere, ma analizza. Mette in evidenza le le criticità, ma individua anche opportunità e propone soluzioni. È questo il tipo di approccio di cui abbiamo bisogno: fondato sui dati, sulle competenze e sul coinvolgimento dei cittadini, a partire dai più giovani. Eurispes ha infatti coinvolto gli studenti delle scuole secondarie superiori con un questionario: un gesto semplice ma significativo. Coinvolgere i giovani vuol dire costruire il futuro, trasmettere valori, consapevolezza e senso di responsabilità verso un patrimonio che è ambientale ma anche culturale, sociale, umano. Il nostro territorio ha bisogno di una visione nuova, capace di coniugare conservazione e sviluppo, per costruire un nuovo modello di relazione tra uomo e ambiente, tra economia e paesaggio, capace anche di portare avanti progettualità e azioni condivise.
Come Amministrazione, riteniamo che il rilancio del Limbara debba avvenire attraverso un approccio integrato anche con i proprietari dei terreni che insistono sul Limbara, con il coinvolgimento di enti pubblici, comunità locali, imprese, operatori culturali, scuole e associazioni. Nessuno di noi, da solo, può affrontare una sfida tanto complessa e importante. In questo senso, desidero esprimere il mio auspicio che tutte le Amministrazioni locali del territorio possano trovare il modo di lavorare in sinergia, superando logiche frammentarie, per tutelare e valorizzare insieme il patrimonio naturalistico, ambientale e umano che la nostra montagna rappresenta.
Il Sindaco
Gianni Addis
IMMAGINI